Maria e Bon Iver

Padova. Camera d’albergo. Una febbre ricacciata indietro a forza per farmi reggere l’urto con un palco che si avvicina. Accendo con la solita indolenza la televisione in dotazione alla stanza, mi rendo conto che ormai la accendo praticamente solo quando ho l’influenza… Sarà perché sono più influenzabile? Comunque… Passano pochi secondi e pochi colpi di telecomando e ho l’occasione di ascoltare Maria De Filippi pronunciare la seguente frase (più o meno) «avanti “X” adesso è il tuo turno per dimostrare che sei più bravo di “Y” e che lui non merita di rimanere in questo programma..» Avvinto rimango sintonizzato… Si susseguono liti accese tra ragazzi vestiti di bianco e ragazzi vestiti di blu, anzi anche tra ragazzi vestiti di bianco e ragazzi vestiti di bianco. Scanditi da applausi dell’arena i ragazzi si rinfacciano strategie non limpide per arrivare alla vittoria, ipocrisia davanti al pubblico e scarsità di talento alternate a dichiarazioni d’amore e stima reciproca. I miei battiti cardiaci aumentano ma proseguo la visione… E’ il turno di un plotone di esecuzione di giudici. Diversi personaggi e professionisti che ricoprono ruoli fondamentali nella ricerca, produzione e promozione della cultura musicale italiana. Passano al setaccio le esibizioni, «ha stonato! L’ho sentito, mica me lo sono inventato» «Mi emozioni!» «non sei televisivo»… Sembrano assolutamente compresi nel loro ruolo, convinti di svolgere una funzione utile… Tutto si fà psichedelico… Che impressione… Nel delirio febbrile, mi sembrano tutti dei soldatini di Maria, chi in uniforme chi in borghese. Mi viene una tristezza profonda ma poi una illuminazione mi consola… Non è un programma di musica! Evidentemente girano delle notizie sbagliate… Ecco… Mi bastava solo pensarlo prima e mi sarei evitato di aggiungere anche un senso di nausea al mio stato influenzale… Allora accendo il computer e in rete inciampo in una canzone di Bon Iver, un ennesimo uomo che aiutato da una chitarra sussurra una sua storia, non originale forse, di certo non in competizione con qualcun altro… E non indossa una tuta colorata… Una semplice canzone niente di più niente di meno… Mi sembra di sentirmi meglio… Ho capito che non devo avventurami per certi percorsi pericolosi per la mia salute… Meglio rimanere a casa la prossima volta… A ognuno il suo…
Un modo come un altro per consigliare della musica… buona giornata… nicc

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26/01/2011